ci sono persone che dici Questo è mio amico, ben prima di conoscerlo.
cioè, sì. in quei casi si fanno solo due domande, le altre non servono già più.
Piacere.
Piacere.
allora, quando ci vediamo la prossima volta?
dove ti ho già visto?
il fatto è questo, che normalmente queste persone abitano poi distante e chiedere la mail sembra stupido. ed effettivamente lo è. così si finisce per lasciare che ci si debba riincontrare perchè tanto prima o poi capita per forza.
e l'essersi già visti invece è un'esperienza esistenziale. va a finire che gli amici importanti li abbiamo poi visti già tutti e si tratta solo di ri-conoscerli, in giro per il mondo.
senza troppa fatica, a dir la verità.
21.3.07
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2 commenti:
anche a me capita questa sensazione, di vedere una persona e sapere dentro che in qualche modo è come se la conoscessi da sempre. però l'esperienza - si vede che sono sfigato, come mi dici sempre anche tu - mi ha quasi sempre smentito. nel senso che poi queste persone sono quelle che mi hanno fregato di più, a volte anche alla grande. mentre altre, magari meno appariscenti, o meglio meno attraenti, alla lunga si sono rivelate più solide e sincere. addirittura al punto che quando sento sorgere l'idea che qualcuno sia la "persona giusta", subito dico: no, mi sto sbagliando di nuovo. del resto, è tutta questione di "addomesticarsi" a vicenda... ma se non leggi il quadernino, non potremo parlarne!!! prof/km
"A fine giornata, durante la lezione di arte, conobbi chi non aspettava altro che diventare mio amico: Shawn, un ragazzo nero dallo sguardo intelligente e dal grande sorriso. Fu una di quelle volte in cui vai spedito da qualcuno e gli dici: 'Ehi, vuoi essere mio amico?', e lui: 'Sì, certo' e così, boom, siete amici!"
Anthony Kiedis, Scar tissue, Oscarmondadori, Milano 2006, pp. 36-37.
by prof/km
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